demoncracy


Saturday, November 27, 2010

que vive la resistance?

A volte la vita potrebbe attraversarmi ma la tensione, (fisicita' della resistenza, feto della paura) tensione nella mandibola, spalle alte - le spalle si alzano e il collo si irrigidisce, cosi' le decine di muscoli che fasciano la testa, mi mette in sordina. sono messo in sordina dalla sor(di)da strategia della tensione(assoluta resistenza - resistenza all'assoluto come flusso e movimento, terrorizzata imposizione di un assoluto come paradigma totale e monolite), movimento essenzialmente statico, tensione che rinforza i solchi del mosaico di se stessa.

L'essere che aspetta di entrare in - vita e' fa l'autostop all'assoluto, la tensione nega un passaggio perche' nega movimento. Resti solo e appiedato su una route 66 di monoliti che non vanno da nessuna parte e ti dicono di adattarti: diventi un monolite che non va da nessuna parte(cioe' verso la morte), e investono la vita sotto la stasi del loro (mancato)passaggio con ruote di buonismo e guadagno, investono la vita in azioni e speculazioni assassine da miopi bastardi, pericolosi che andrebbero annichiliti, cio' gli renderebbe giustizia, li renderebbe a pieno cio' che sono: portatori di nulla(ingiustizia).
Andate affanculo perche' io mi fermo. Decidendo di fermarmi e scendere, accetto il passaggio e do' un passaggio alla vita. La percezione e' capovolta: resistenza, que vive la resistance, e' cio' che si oppone all'assoluto. Ma l'assoluto e' un assolutismo che inneggia alla stasi, al controllo, che accetta la paura, e' il falso, piccolo e impaurito assoluto da' al suo nemico il suo nome: resistenza, ma cosi' non fa altro che affermare come inconsciamente anche il falso assoluto reputi resistenza una dimensione negativa. E quindi se stesso una cosa negativa, perche' esso e' resistenza alla vita. E cosi' il vero assoluto, soprannominato con scherno empio “ resistenza” , puo' rovesciare il significato imposto grazie alla forza centrifuga del significato vero(cioe' intimamente legato alla vita, =vita) e utilizzare se stesso, cioe' il flusso, per affermare se stesso(cioe' il flusso in un oggettivarsi di forme) e non la singola forma che, affetta da fatale miopia dell'anima, perde di vista i suoi confini di scatola e si proclama assoluto, rendendo quei mobili confini di essere morti monoliti di stasi.

Affanculo la percezione alla rovescia. In un mondo di paura tutto e' alla rovescia, e' la paura cio' che ci allontana dalla vita, ma cio' che ci fa paura nel mondo alla rovescia nasconde un segreto di vita(cio' che piu' ci fa paura e' perdere noi stessi). Oltre il babau della paura c'e' un mostro di vita (io sono vita). Oltre lo spaventapasseri della paura c'e' un campo di vita, al di la' della paura, che non e' la base, non c'e' (come temiamo alla rovescia) l'assenza di tutto, ma la presenza di tutto. Al di la' c'e' il vero assoluto: vita. E al di la' non e' un'altra dimensione, un'altra vita: e' questa vita, la nostra vita una volta che ce ne siamo impadroniti, la sola vita, il fantasticato eden che nel mondo alla rovescia cerchiamo da un'altra parte. Questa stupenda voglia di innamorarmi e' il mio passaggio e io lo sto scegliendo di nuovo, e forse riusciro' a sceglierlo ogni volta.